Le radiografie ai denti sono essenziali per qualunque programma di trattamento orale. Chiunque sia mai andato dal dentista ne avrà fatta almeno una; essendo così comuni, è importante capire meglio come funzionano. Prima di tutto le radiografie è bene ricordare che emettono RAGGI X come tutte le radiografie, ma vengono generate a bassissimo dosaggio.
Quante radiazioni prendiamo con una radiografia ai denti ?
In media un esame radiografico fa assorbire al corpo umano circa 0,005 millisievert, ogni anno assorbiamo attorno a 3 millisievert di radiazioni emesse dal terreno del nostro pianeta, quindi non dobbiamo preoccuparci, anche perché lo studio dentistico dott. Paccagnella Tiziano si avvale delle più moderne tecnologie di imaging dentale, questo comporta un ottimizzazione delle radiazioni a favore della qualità dell’immagine prodotta
Perché vengono fatte le radiografie ai denti?
Le radiografie ai denti hanno lo scopo di essere alla base della prevenzione dentale. Possono aiutare il dentista a individuare diversi problemi, carie dentali, il deterioramento osseo, fratture, stato di salute di denti e impianti. Unitamente agli scopi di prevenzione, possono risultare utili per la pianificazione di terapie in caso di ricostruzione dentale, applicazione di impianti o altri trattamenti di odontoiatria cosmetica.
L’ortopantomografia è l’esame diagnostico di primo livello in odontoiatria, che consente di ottenere una visione “panoramica” delle arcate dentali e di porzione del massiccio facciale. L’esame non è pericoloso né doloroso per il paziente e può essere effettuato – su precisa indicazione medica – anche dai bambini a partire dal 5° anno di età. È possibile scegliere un protocollo pediatrico che impiega una minore dose di radiazioni.
La TAC 3D Cone Beam è la tecnologia più moderna in ambito di diagnosi odontoiatrica e maxillo-facciale e consente l’acquisizione di immagini nitide e accurate a 360 gradi, senza distorsioni.
Il macchinario utilizza emissioni pulsate, per cui la sorgente dei raggi X viene attivata solo quando necessario. Una singola scansione consente di visualizzare tutte le regioni anatomiche del massiccio facciale.
Ciò riduce di molto la dose di radiazioni rispetto alla TAC tradizionale. Grazie alla sua precisione, permette di identificare problemi critici, come le anomalie del tessuto molare e le ostruzioni delle vie respiratorie, nonché lo studio delle articolazioni periferiche come polsi, mani. L’esame viene eseguito in pochi minuti, in posizione eretta o seduta (anche in sedia a rotelle), garantendo il miglior comfort e una significativa riduzione all’esposizione ai raggi X.